Un viaggio lungo sette giorni, e nessuna possibilità di scendere. Otto, se si considera la magica notte con Patti Smith: un esordio da sold out. È stata l’artista americana a mollare gli ormeggi per questo viaggio del Play che ha coinvolto, emozionato e appassionato, migliaia di aretini, che in piena sintonia con il tema del festival si sono fatti trascinare come viaggiatori senza meta. Perché il Play è come un vestito comodo, adatto a tutti e per tutte le stagioni. Domenica sono stati i Negrita a riportare la nave in porto regalando un finale appassionato, a tratti ruvido e carico di sentimenti. Una serata lunghissima di musica iniziata alle 20:00 con la band vincitrice del Plug&Play, gli Inviola, che dopo un anno di selezioni e di formazione hanno aperto la serata conclusiva della Play Art Festival. E mentre il sole faceva capolino dal campanile del Duomo, ci si è resi conto che è difficile immaginare una location più incantevole per un festival. Un occhio al tramonto, l’altro a...