Inaugurato il restaurato ponte di Pratantico

Il taglio del nastro è stata anche una festa di popolo con i ricordi dei testimoni della storia del ponte

Non soltanto le autorità, ma anche tanti cittadini, nonostante la giornata caldissima, hanno voluto essere presenti al taglio del nastro del restaurato ponte di Pratantico, un'opera di circa 300 metri di lunghezza sopra il Canale Maestro della Chiana tra le frazioni di San Leo e Pratantico, nel Comune di Arezzo. L'intervento è stato di restauro conservativo, visto che si tratta di un'opera soggetta a vincolo artistico, e si è reso necessario a causa delle degrado molto spinto che l'opera aveva subito negli anni a causa dell'azione del tempo e degli eventi meteorologici. "Il progetto della Provincia di Arezzo - spiega l'Assessore ai lavori pubblici e alla viabilità Francesco Ruscelli - è stato mirato al ripristino delle superfici esistenti con materiali moderni e all'integrazione degli elementi danneggiati con altri identitici agli originali in forma, aspetto e materiali. Durante i lavori, grazie anche ai ricordi di un anziano del luogo, è stata ritrovata e disinnescata una bomba di 2.000 libbre della seconda guerra mondiale. Attraverso la ricostruzione delle colonne del parapetto è stata realizzata anche l'illuminazione del ponte". I lavori hanno avuto un costo di 885.000 euro, coperto grazie a un finanziamento della Regione Toscana. "Il Ponte di Pratantico torna quindi all'antico splendore - afferma il Presidente della Provincia Roberto Vasai - e adesso vorremo che fosse fruibile in tutta la sua bellezza vedendolo anche dal basso. Per questo stiamo progettano un prolungamento del sentiero della bonifica in direzione Pratantico-Ponte Buriano".
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche l'Assessore ai lavori pubblici del Comune di Arezzo Franco Dringoli, il Presidente della Circoscrizione Fiorentina Franco Mazzi, il Presidente uscente della Provincia Vincenzo Ceccarelli e tanti cittadini residenti nelle due frazioni di San Leo e Pratantico, i più anziani dei quali hanno raccontato episodi legati alla storia del ponte. A una di loro, presente anche all'inaugurazione del 1932, è toccato il compito di tagliare il nastro insieme al Presidente Vasai e all'Assessore Ruscelli.

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