Serve più equità

Siamo in un periodo critico, talmente critico da spingere il Presidente del Consiglio Mario Monti a dire che sono a rischio  i risultati di 60 anni di storia repubblicana dell'Italia. Sono richiesti agli italiani una serie impressionante di sacrifici che andranno nell'immediato a mettere le mani sui beni certi degli italiani, la casa sopratutto, e a stravolgere il sistema pensionistico. Insomma mi pare che per quello che ho avuto occasione di leggere abbiano ragione i sindacati, si stanno mettendo le mani, al momento, sempre nelle tasche dei soliti... anche se un piccolo segnale proviene dal prelievo del 1,5% sul capitali all'estero che sono rientrati in Italia che andrebbe, tuttavia aumentato. Sui tagli ai costi della politica, invece, siamo però ancora in alto mare.
Sarei onorato,come assessore provinciale  di poter contribuire con la soppressione delle giunte provinciali al risanamento del paese, ma la dura realtà è che l'operazione sulle province proposta, è solo un'operazione di comunicazione che non inciderà per niente sui 30 miliardi di manovra. Da indiscrezioni che mi vengono da Roma si propone di far decadere, per decreto, tutti i Consigli, Giunte e Presidenti di Provincia entro il 30 aprile del 2012. L'interruzione anticipata della legislatura di un ente costituzionalemente previsto e democraticamente eletto a suffragio universale ha un precedente, che risale al 1939, prima della Repubblica. Si parla di un risparmio di 500 milioni. Purtroppo cari professori avete fatto  male i conti. Chi è interessato ad andare oltre la propaganda si può leggere i dati... si commentano da soli. Le province rappresentano solo l'1,5 % della spesa pubblica italiana.



Il risparmio sarebbe di 113 Milioni, tanti si ma perchè non tagliare anche nelle altre voci, Parlamento e Regioni?


E sulle Società pubbliche?




Questo  il Comunicato stampa dell' UPI oggi e domani sarò a Roma all'assemblea nazionale dell'UPI per capirne un pò di più.


Manovra, province Upi "Dal Governo un provvedimento anticostituzionale all'insegna del pressappochismo"

Il provvedimento è peraltro palesemente incostituzionale perchè viola  nu,erose norme del Titolo V che prevedono espressamente il principio di equiordinamento degli enti locali.

Castiglione "Si apre un duro conflitto istituzionale"

"Altro che dialogo e confronto. Il Presidente Monti dimostra di non avere alcun rispetto per le istituzioni della Repubblica e smentisce quanto ci aveva dichiarato oggi nell'incontro farsa prima del Consiglio dei Ministri. E' evidente che con questo atto si apre un duro conflitto istituzionale, di cui certo il Paese non ha bisogno". Lo dichiara il Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, che prosegue "il provvedimento, nei termini in cui lo ha illustrato il Presidente Monti, e' palesemente anticostituzionale. Facciamo appello al Presidente della Repubblica, perche' vigili attentamente, prima di firmarlo, il rispetto della Costituzione vigente. Tra l'altro, ridurre il taglio dei costi della politica alla cancellazione delle giunte e alla riduzione dei consigli provinciali e' ridicolo, e dimostra un pressapochismo e una impreparazione che da un Governo tecnico davvero non ci saremmo aspettati".



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