PULIAMO LE STRADE SECONDO ATTO : 20 SACCHI DI RIFIUTI RACCOLTI
Ruscelli: “E’ solo un’azione simbolica. Speriamo serva a responsabilizzare gli automobilisti”
22 settembre 2011
Secondo appuntamento di Puliamo le nostre strade, l’iniziativa voluta dalla Provincia di Arezzo nello scorso Agosto. Alle dieci tonnellate di rifiuti raccolte in quella occasione si aggiungono i 20 sacchi industriali di rifiuti raccolti questa mattina lungo la strada provinciale della Libbia, dai volontari di Fiab Amici della bici Arezzo in collaborazione con la Provincia. Complessivamente i numeri sono impressionanti, soprattutto se si pensa che l’operazione è stata svolta, nelle due distinte iniziative, su pochi chilometri di strada
“Abbiamo voluto ripetere l’esperienza dei primi di Agosto - commenta l'Assessore provinciale alla viabilità Francesco Ruscelli - per sottolineare ancora una volta il risultato dell'inciviltà dei comportamenti di molti automobilisti che lanciano dal finestrino e abbandonano lungo la strada rifiuti di ogni tipo. E’ evidente che questa campagna ha soprattutto un valore simbolico, ma pensate quale tipo di sforzo sarebbe necessario per realizzarla sui 1.300 di strade che gestiamo come Provincia. Quello che vorrei che tutti capissero è che i beni pubblici, e le strade lo sono, sono di tutti e non di nessuno e devono essere considerati allo stesso modo dei beni propri, anche perché le strade sono anche il nostro biglietto da visita e non possono essere delle pattumiere”.
“Abbiamo voluto ripetere l’esperienza dei primi di Agosto - commenta l'Assessore provinciale alla viabilità Francesco Ruscelli - per sottolineare ancora una volta il risultato dell'inciviltà dei comportamenti di molti automobilisti che lanciano dal finestrino e abbandonano lungo la strada rifiuti di ogni tipo. E’ evidente che questa campagna ha soprattutto un valore simbolico, ma pensate quale tipo di sforzo sarebbe necessario per realizzarla sui 1.300 di strade che gestiamo come Provincia. Quello che vorrei che tutti capissero è che i beni pubblici, e le strade lo sono, sono di tutti e non di nessuno e devono essere considerati allo stesso modo dei beni propri, anche perché le strade sono anche il nostro biglietto da visita e non possono essere delle pattumiere”.
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