Ciclo di incontri sullo sport come strumento educativo


Sono promossi dal Centro Toscano di psicologia dello sport in collaborazione con Provincia e Coni Lo sport come strumento educativo e di sviluppo. E' questo il tema del ciclo di incontri organizzato dal Centro Toscano di psicologia dello sport in collaborazione con Provincia e Coni, che prenderà il via martedì 2 novembre. Gli incontri, presentati questa mattina nel palazzo della Provincia, saranno aperti alla partecipazione di tecnici, dirigenti, allenatori e genitori e avranno come docenti psicologi, medici e sociologi. "Si tratta di un'iniziativa molto importante - ha affermato l'Assessore provinciale alle politiche giovanili Francesco Ruscelli - perché è significativo affrontare le tematiche dello sport con un approccio di tipo educativo che punti alla corretta formazione dei giovani.
La pratica sportiva può indubbiamente avere effetti positivi nella crescita dei ragazzi, ma anche rischiare di scatenare dinamiche negative se non affrontato correttamente". Al Presidente del Centro Toscano di psicologia dello sport Fabio Fedeli è toccato il compito di illustrare le tematiche del ciclo di incontri. "Lo sport è strumento educativo se progettato secondo un programma che consideri il fanciullo e l’adolescente il centro del suo interesse e della sua attenzione - ha spiegato Fedeli. Spesso gli operatori delle società sportive non sono sufficientemente preparati per rispondere alle richieste educative ed ai bisogni dell’età evolutiva. Altre volte per superficialità o interesse economico si utilizzano carichi e sistemi di lavoro, condizionamenti e metodi, non appropriati alle condizioni psicofisiche e di corretto sviluppo del fanciullo e dell’adolescente.
Invece di ricercare la crescita armonica della persona favorendo gli aspetti ludico ricreativi, di socializzazione, di rispetto delle regole di gioco, i valori etici, si ricerca il campioncino, si favorisce la specializzazione precoce, si insegna che conta solo vincere, che bisogna essere aggressivi e non rispettare l’avversario esasperando i contenuti agonistici. Noi vogliamo invece creare le condizioni culturali appropriate per uno sport vicino alle esigenze del fanciullo e dell’adolescente incrementando le conoscenze pedagogiche e psicologiche sull’età evolutiva degli attori che operano nel mondo dello sport", ha concluso Fedeli. Gli incontri sono in programma ogni martedì alle 20.30 e, a parte il primo che si svolgerà il 2 novembre nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia, si terranno nella sede del Coni di Arezzo.

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