Rossi ad Arezzo: “Credito, Made in Tuscany e mobilità”

Terzultima giornata di campagna elettorale ad Arezzo per il candidato del centrosinistra Enrico Rossi. Lavoro, sviluppo e Grosseto-Fano i temi

Lavoro e infrastrutture sono stati i temi al centro della nuova tappa di Enrico Rossi oggi nell’Aretino, l’ultima prima del voto del 28 e 29 marzo.In mattinata il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione ha visitato due aziende del territorio: l’ Industria Vetraria Valdarnese di San Giovanni Valdarno e la Power One di Terranova Bracciolini. Una realtà, quest’ultima, che “è la dimostrazione vivente che la Toscana – ha detto Rossi – può essere molto attrattiva per le grandi imprese e le multinazionali”, mentre durante il sopralluogo all’IVV “ho ricevuto conferma che l’idea di creare un marchio Made in Tuscany può risultare vincente”.

E da qui, dalle visite della mattinata, è ripartito Rossi per parlare di crisi economica e temi locali durante la conferenza stampa che si è tenuta nella sede del comitato elettorale di piazza San Francesco. “Il lavoro e lo sviluppo – ha detto seduto accanto al segretario provinciale del Pd di Arezzo Marco Meacci e ai candidati aretini al consiglio regionale – sono al primo posto nel nostro programma di governo. La Toscana vive una crisi preoccupante, con 40mila persone in cassa integrazione e forse migliaia di giovani che non hanno neanche tutele perché hanno perso il lavoro da precari. La prima cosa che servirebbe è un governo nazionale più presente e più attivo, ma noi non ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Punteremo – ha sottolineato Rossi – con decisione al rafforzamento del settore manufatturiero, anche con la creazione di un marchio Made in Tuscany per i prodotti tipici di qualità, e al sostegno al credito per le imprese”.
Poi il candidato del centrosinistra ha affrontato i temi più specifici della realtà aretina. “Qui esiste una realtà importante come il settore orafo dove tanti imprenditori stanno sfidando la chimera. Io credo che le provvidenze comunitarie non debbano essere più utilizzate spalmandole, ma vadano concentrate su interventi specifici. Uno di questi interventi può riguardare il settore orafo”.

Rossi ha anche parlato di Alta velocità e della realizzazione della strada Grosseto-Fano. “Sulla Tav – ha detto – dobbiamo dare una mano al sindaco Giuseppe Fanfani che sta provando a far fermare qualche treno ad Arezzo, una legittima richiesta degli aretini. Trenitalia non può pensare che l’Italia siano solo Milano e Roma”. Sulla Grosseto-Fano, il candidato del centrosinistra ha annunciato che “se sarò eletto presidente, coinvolgerò i governatori di Umbria e Marche per dare una spinta alla realizzazione di quest’opera”. Rossi ha proposto che Arezzo ospiti un convegno che abbia come tema proprio il rilancio della Grosseto-Fano, “un’infrastruttura che rappresenterebbe un grande volano per lo sviluppo economico del sud della Toscana e anche per la forza dell’Italia Centrale”. Infine un impegno per combattere il dissesto idrogeologico: “raddoppieremo gli stanziamenti per la manutenzione dei boschi, facendoli passare dagli attuali 30 milioni a 60”.

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