Sicurezza stradale: nuovi limiti di velocità sui valichi appenninici

Presentati in Provincia i contenuti dell'ordinanza firmata dal Presidente Roberto Vasai Ridurre l'incidentalità, lavorare sulla prevenzione.

E' questa la risposta della Provincia di Arezzo dopo i numerosi incidenti che questa estate hanno coinvolto motociclisti nei valichi appenninici. I provvedimenti assunti con un'ordinanza firmata due giorni fa sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa dal Presidente della Provincia Roberto Vasai, dall'Assessore alla viabilità Francesco Ruscelli e dall'Ingegner Riccardo Buffoni, responsabile del servizio viabilità della Provincia. "La Provincia è l'ente proprietario di queste strade e dovevamo quindi attivarci di fronte a questa che si è manifestata come una vera e propria emergenza - spiega il Presidente Vasai. L'iniziativa che abbiamo assunto, quella di abbassare i limiti di velocità su alcuni tratti delle quattro strade appenniniche, è certamente dettata dall'emergenza e ci auguriamo possa rappresentare un primo deterrente per ridurre i comportamenti pericolosi ed aumentare la sicurezza". Le strade interessate dal provvedimento sono la SR 258 Marecchiese sul valico di Viamaggio, la SR 71 nel tratto del passo dei Mandrioli, la SR 70 della Consuma e la Sp 208 dello Spino. "I nuovi limiti - spiega l'Ingegner Buffoni - abbassano a 50 chilometri orari la velocità non soltanto nei centri abitati ma anche in tutti i tratti con tornanti e curve, portano la velocità massima a 70 km/h in tratti nei quali la strada presenta problemi di manutenzione, che saranno comunque al più presto risolti, mentre negli altri tratti la velocità massima resta di 90 km/h.
Si tratta quindi di una riorganizzazione dei limiti di velocità su queste quattro strade, tenendo presente che dobbiamo lavorare anche sulla prevenzione, modificando i comportamenti errati che partono dalla testa della gente, e sulla repressione con un'azione di controllo per il rispetto di questi limiti che sarà coordinata con la Prefettura. In quest'ottica sarà possibile anche la reintroduzione degli autovelox laddove siano finalizzati alla sicurezza". L'intento, come ha spiegato l'Assessore Ruscelli, non è comunque quello di mettere in campo intenti punitivi nei confronti dei motociclisti, ma di garantire la loro sicurezza assieme a quella degli automobilisti e di tutti gli altri utenti della strada. "Dobbiamo ricordare a tutti che le strade non sono piste di velocità, ma al tempo stesso aprire anche un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, in primis le associazioni dei motociclisti - afferma l'Assessore. Oltre al confronto saranno importanti la promozione della cultura della sicurezza stradale, anche attraverso la cittadella che sarà presto inaugurata a Castiglion Fiorentino, e la garanzia del rispetto delle regole e della sicurezza di tutti i cittadini. La Provincia è impegnata da molti anni su questo fronte, con importanti riconoscimenti a livello regionale e nazionale, e si tratta quindi di proseguire sulla strada già intrapresa", conclude Francesco Ruscelli.

Commenti

Anonimo ha detto…
Concordi di elevare i limiti di velocità. Infatti, la legge sul Codice della strada nonostante quanto si proclama è stata fallimentare e deficitaria in tutti i sensi, è servita solo a fare cassa per quei comuni che hanno insitallati autovelox. Gli italiani brava gente nella furbizia, nella stragrande maggioranza, solo in questo detengono il primato, imparando dove sono dislocati gli apprecchi riducono drasticamente la velocità e poi riprendono con scorrettezze senza pari. Cito una frase di Massimo d'Azeglio: "L'Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani". Con questo voglio intendere che si possono fare tutte le leggi, ma se poi nessuno le rispetta a cosa servono? I neo patentati quelli che procurano più incidenti, assieme ai camionisti, bisogna che sia data una pantente in prova per cinque anni, rinnovabili in altri cinque. Qualora in tale lasso di tempo non procurano incidente la patente viene confermata, in caso contrario ritirata e non più concessa.

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