Forza Walter....

Pd, Veltroni consulta Prodi
candidatura ad un passo dal sì
"Deciderò presto".
Fassino e D'Alema: tutti i Ds con lui


ROMA - Fassino spera che dica sì e gli assicura l'appoggio di tutta la Quercia. D'Alema lo definisce "un punto di riferimento forte". L'Ulivo lo invoca sperando che i sondaggi di popolarità si traducano in una iniezione rivitalizzante per il centrosinistra. Tutto è pronto per la candidatura di Walter Veltroni alle primarie del Partito democratico, manca solo la risposta definitiva del sindaco di Roma che - lo dice lui stesso - non si farà attendere a lungo. Il pressing su Veltroni è forte e la decisione è imminente: ieri ha avuto un colloquio di tre quarti d'ora a tutto campo con Prodi sul Pd e quindi si è recato nella sede dei Ds dove ha parlato per un'ora con il segretario. All'incontro ha partecipato all'inizio anche il vicepremier D'Alema. La candidatura di Veltroni alla segreteria del Partito democratico sarebbe difficilmente battibile il 14 ottobre, ma proprio questo è un possibile problema emerso nell'incontro "buono, positivo, cordiale e aperto" a Palazzo Chigi: se devono essere primarie vere, infatti, una candidatura del sindaco di Roma potrebbe rendere inutile, falsare, la gara tra i candidati. Dopo l'"incoraggiamento" di D'Alema a Ballarò, ieri è stato il segretario della Quercia Fassino a dare il via libera dei Ds alla candidatura di Veltroni. "Mi auguro che Walter, che in questo momento sta riflettendo su una sua eventuale candidatura, risolva questa riflessione scegliendo di candidarsi". Per Fassino la candidatura sarà "naturalmente sostenuta da tutti i Ds con grandissima convinzione. Ma soprattutto sarebbe una candidatura attorno alla quale si potrebbe raccogliere un consenso politico e sociale molto largo nella società italiana".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sostegno di D'Alema: "E' evidente che in una situazione abbastanza complessa, Veltroni può rappresentare un punto di riferimento forte, rilanciare il rapporto con l'opinione pubblica e dare un segno di novità che il Pd rappresenta". Quella che attende Veltroni è "una scelta delicata e complessa, che richiede anche delle consultazioni, ma non credo che Veltroni lascerà passare troppo tempo". Se si candiderà, D'Alema si dice convinto "che darà un grosso peso politico al ruolo di segretario e che ha deciso di mettersi in gioco subito per investire sulla costruzione del Pd". L'eventuale candidatura di Veltroni riscuote consenso anche nella Margherita. Rosy Bindi annuncia che se il sindaco di Roma si candida farà una lista per sostenerlo, ma in caso contrario lei sarà in gara. E anche Franceschini, capogruppo dell'Ulivo alla Camera, è pronto a votare Veltroni. Ma al momento, nei Ds, il discorso delle candidature resta aperto in attesa di sapere cosa farà Veltroni. Anna Finocchiaro, capogruppo dell'Ulivo al Senato, ricorda che i "candidabili" sono tanti "e tra questi ci sono anch'io". Per la Finocchiaro "occorre che qualcuno faccia un passo avanti e magari che qualcun altro faccia un passo indietro". Mentre per Luciano Violante "Veltroni è una personalità che riscuote la fiducia non solo di Ds e Margherita". Il presidente del Senato Marini, invece, non ha voluto commentare l'ipotesi Veltroni. Però è tornato sull'argomento del peso politico del segretario del Pd. "Sono contento, hanno deciso di fare un segretario forte. Era una necessità. Sono contento solo di questo".
(Da Repubblica del 21 giugno 2007)

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