L'audacia della speranza
di Barak Obama
Il sogno americano per un mondo nuovo
- Introduzione di Walter Veltroni -
Traduzione di Laura Dapelli, Lorenza Lanza e Patrizia Vicentini




Qualche anno fa, con il discorso introduttivo alla convention del Partito democratico entusiasmò il pubblico, ricordando quell'ottimismo nel futuro, da lui definito "audacia della speranza", che ha sempre guidato il popolo americano. Avvocato, esperto di diritti civili, senatore per l'Illinois nelle file dei democratici moderati, Barack Obama è uno dei candidati favoriti alla nomination democratica per le elezioni presidenziali del 2008. Mentre la sua principale avversaria, Hillary Clinton, è l'espressione di una dinastia e dell'establishment, "il Kennedy nero", come è stato battezzato, è il leader carismatico che rappresenta il cambiamento. In questo libro, Obama si racconta: essere nato da una madre del Kansas e un padre keniano, aver avuto un patrigno indonesiano e aver vissuto la sua giovinezza tra Hawaii e Indonesia lo rendono capace di rivelare con lucidità i difetti del mondo globalizzato. E di mettere a punto un "piano di battaglia" e un concreto progetto di "frontiera" per affrontare i gravi problemi del gigante malato: la crescente insicurezza economica delle famiglie americane, le tensioni razziali e religiose interne al corpo politico, le minacce globali, dal terrorismo agli imminenti pericoli ecologici. Un ritorno allo spirito democratico e ai valori che sono alla base della Costituzione. E il coraggio di offrire un nuovo sogno ai cittadini statunitensi e a tutti i popoli del mondo.L'audacia della speranza è un libro sulla trasformazione del potere che offre la possibilità di avvicinarci ai programmi e alla vita privata di uno dei protagonisti del nostro futuro immediato.
"Se c'è una chiave del successo e del fascino che oggi Barack Obama esercita sugli americani, e non solo su di loro, è proprio questa: la capacità di accendere la speranza , di scaldare i cuori e di far sognare; di cercare, in un Paese che appare stanco delle lotte ideologiche combattute con toni aspri, ciò che unisce e non ciò che divide."

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